Sempre più frequentemente si parla dell’importanza di costruire ed incrementare i livelli di autostima. Se la nostra autostima è bassa, è più difficile entrare in contatto con altri, avere una comunicazione efficace, lavorare in team. Spesso persone con una bassa autostima attuano coerenti strategie di fronteggiamento. Tra le strategie più frequenti si trova lo sviluppo di comportamenti difensivi: quando una persona si sente minacciata può metterne in atto diversi.

comportamenti di difesa

Il Blog “Ready to manage” propone un articolo che aiuta nella comprensione dei comportamenti di difesa. 

Essi vengono categorizzati nei quattro seguenti cluster:

 Comportamento/Stato emotivo
  • Agitazione, preoccupazione
  • Perdita del senso di humour
  • Prendere le offese alla leggera
  • Ossessività
  • Auto-ironia
  • Rassegnatezza, svogliatezza
 Risposta sensoriale
  • Dipendenze (fumo, alcolici, cibo, shopping…)
  • Problemi di stomaco
  • Respirazione più veloce, meno profonda
  • Battito cardiaco aumentato
  • Mal di testa o malattie
  • Avere troppo caldo, freddo o essere sudati
 Linguaggio del corpo
  • Movimenti del corpo eccessivamente energetici (indicare con le dita/aggrottare le sopracciglia)
  • Non muoversi (come zoombie)
  • Non reggere lo sguardo altrui
  • Scuotere la testa, digrignare i denti
  • Stanchezza improvvisa, sbadigli, distrazione
  • Allontanarsi, stare a braccia incrociate
 Tono di voce
  • Mimare l’interlocutore
  • Parlare a voce troppo alta o troppo bassa
  • Borbottare / Dimenticare parole nella frase
  • Parlare in fretta tutto il tempo
  • Voce, espressione vocale “ridicola”
  • Risate inappropriate, sorriso fisso
  • Risposta monotona o ritardata

Oltre a questi segnali difensivi di tipo “fisico”, spesso sono presenti sottili ma tuttavia osservabili segnali difensivi di tipo “mentale”. Anche questi sono classificabili in quattro cluster:

Dialogo interno

  • Sentirsi confuso
  • Sentirsi   troppo arrabbiato
  • Sentire di   dovere lavorare più duramente per compiacere gli altri
  • Sentirsi   ansioso
  • Sentirsi   una vittima
  • Sentirsi   frainteso
  • Sentirsi   senza valore
  • Negare

Linguaggio difensivo

  • Prendere qualsiasi   cosa sul personale
  • Spostare   la colpa sugli altri
  • Essere sarcastico   o cinico
  • Essere   silenzioso
  • Essere   evasivo, procrastinare
  • Essere troppo   conforme
  • Sordità   selettiva verso le persone che parlano
  • Rifiutare un   aiuto

Linguaggio aggressivo

  • Volere sempre   avere ragione
  • Banalizzare   i contributi altrui
  • Essere   troppo critico o accondiscendente
  • Giudicare
  • Mettere in   atto comportamenti infantili
  • Intellettualizzare   il discorso

Comportamento di negoziazione

  • Saltare   troppo in fretta alle conclusioni
  • Soffermarsi   troppo su minuzie
  • Pregare,   supplicare
  • Mostrare   noia e disinteresse
  • Interrompere   costantemente
  • Cambiare   argomento frequentemente
  • Mentire,   distorcere informazioni

Conoscere questi segnali difensivi “fisici” e “mentali” può aumentare nel ruolo manageriale: comprendere che questi comportamenti sono in realtà l’espressione di una strategia difensiva di fronteggiamento, i manager possono adattare il proprio stile e aiutare una persona a sentirsi parte di un ambiente di lavoro supportivo, e di conseguenza aiutarla ad affrontare il proprio ruolo in maniera più efficace, sviluppando anche maggiori livelli di resilienza.

Ritengo che le abilità di comunicazione, includendo l’ascolto e la capacità di cogliere i segnali non verbali più rilevanti, siano una parte fondamentale delle competenze manageriali; esse possono contribuire molto alla prestazione e al benessere organizzativo.