Il blog The Source, collegato al Wall Street Journal, assieme all’Opener Institute for People and Performance ha condotto una ricerca empirica coinvolgendo 9000 persone da tutto il mondo, riguardante la felicità al lavoro. Ecco alcuni risultati.
Sembra che i lavoratori che si dichiarano più felici al lavoro:
- abbiano una periodo di permanenza più lungo nella loro posizione in azienda;
- impieghino più tempo al lavoro sulle cose per cui sono pagati;
- abbiano meno assenze per malattia;
- ritengano di avere sviluppato meglio il loro potenziale.
In che cosa si distinguono le persone che si dichiarano felici al lavoro?
Contributo – Riguarda quello che si fa, la chiarezza degli obiettivi, l’efficacia nel loro raggiungimento, la possibilità di parlare ed essere ascoltati quando si parla delle difficoltà; questi aspetti sono più influenti quando ci si sente apprezzati dai propri capi e colleghi.
Convinzione – Si tratta di una motivazione di breve termine, sia quando le cose vanno bene che quando vanno male; ciò consente di mantenere energia, motivazione ed energia; aumenta il senso di resilienza, efficienza ed efficacia.
Cultura – Prestazione e felicità sono più alte quando i lavoratori sentono di integrarsi bene nella cultura dell’organizzazione; se non ci si sente bene in essa molte energie vengono dissipate.
Impegno – E’ importante poiché riguarda le macro ragioni per le quali una persona realizza il proprio lavoro; alcuni elementi che portano all’impegno sono il percepire che si fa qualcosa di utile e di valore, l’avere un interesse vero per il lavoro che si svolge, sentire che la visione dell’organizzazione è in sintonia con i propri obiettivi e valori.
Fiducia – E’ la porta di entrata per gli altri fattori motivanti; se manca, le cose non avvengono; se è troppa, può esserci arroganza e decisioni povere. Se si crede poco in se stessi – e la fiducia in se stessi è il primo passo verso la fiducia in generale – pochi prenderanno rischi per tentare qualcosa di nuovo.
Come ci possono aiutare questi risultati? Probabilmente non dimostrano verità scientifiche; semplicemente ci ricordano che lavoro e benessere possono essere a rinforzo l’uno dell’altro. Una cosa che dovrebbe essere ovvia.
Commenti recenti