Si sente spesso parlare di errore umano in ambito sanitario, ma cosa significa? Ed è possibile evitarlo o ridurne la probabilità?
Negli ultimi anni il fenomeno dell’errore ha avuto molta attenzione, soprattutto in campo medico, in aviazione o in altri settori in cui possono esservi gravi conseguenze.
Far luce sui casi di errore può aiutare a individuare e promuovere condizioni che possono supportare la prestazione, e in tal modo ridurre l’incidenza e le conseguenze degli errori stessi.
L’ergonomia può dare un grosso contributo nella prevenzione dell’errore umano.
Nella presentazione sfogliabile un estratto dall’intervento di Carlo Bisio al corso della SIE (Società Italiana di Ergonomia) presso l’evento Exposanità a Bologna il 23/05/2014.
Spesso si rivolge l’attenzione solo alle variabili individuali (ad es. esperienza, stanchezza), oppure si analizzano le variabili di contesto, che fanno cioè parte dell’ambiente in cui la persona opera.
Una prospettiva più completa considera l’errore come conseguenza di un complesso di fattori, tra i principali:
- la pressione temporale
- la scarsa chiarezza dei compiti, dei ruoli e delle regole
- l’eccessivo stress
- le interruzioni
- l’eccessivo carico di lavoro fisico e mentale
E’ importante considerare l’errore non come una fatalità ma il prodotto di condizioni e processi di lavoro. E fare interventi per ridurlo o eliminarlo.