Per la valutazione del rischio stress lavoro correlato le aziende sono tenute a fare anche una valutazione di indicatori numerici chiamati “eventi sentinella”, che sono collegati allo stress da lavoro. Ad esempio l’assenteismo, gli infortuni, i procedimenti disciplinari ed altri.

Questa parte è quella che mette più in difficoltà le aziende e i professionisti, dal momento che non esistono indicazioni consolidate a tal proposito. La proposta metodologica dell’INAIL fornisce un metodo relativamente semplice, che lascia però molti esperti dubbiosi circa la sua consistenza e validità.

Leggendo la letteratura specialistica e alcuni documenti europei si evidenziano indicazioni utili per fare di tale operazione un processo ad alto valore aggiunto. Già in un precedente articolo abbiamo affrontato il tema.

Uno dei problemi che ci si trova ad affrontare è quello di esprimersi sul fatto che un indicatore (ad es. l’assenteismo) sia deteriorato oppure normale. E’ possibile affrontare questo problema in diversi modi:

  • dove esistono dati storici, ci si può avvalere di un’analisi del trend (l’indicatore sta migliorando o peggiorando?);
  • dove l’azienda ha una certa estensione, si può confrontare un gruppo omogeneo con la media aziendale (in azienda vi sono gruppi che presentano questo indicatore significativamente più alto di altri?)
  • dove esistono entrambe le condizioni si possono fare le due valutazioni, e tenere conto di entrambe;
  • nel caso di aziende senza uno storico (ad es. start up) e allo stesso tempo micro, conviene sospendere il giudizio sul singolo indicatore; oppure adottare, in attesa di creare uno storico, parametri ricavati empiricamente dall’esperienza diretta o da altre fonti considerate attendibili (statistiche di settore, di territorio, …).

Nella nostra esperienza di consulenti, i valori di assenteismo per malattia oscillano spesso attorno a valori del 2,5 – 4,0 % (settore privato, aziende medie o grandi, di manifattura o servizi). Sembra di buon senso dichiarare che un assenteismo per malattia sensibilmente superiore a queste percentuali, se non motivato da specifiche circostanze, e in assenza di altri parametri di confronto, va considerato deteriorato.